Anche in ambito didattico l’uso delle calcolatrici si è diffuso in tante scuole: durante l’Esame di Stato, però, l’uso di questi apparecchi è regolato in maniera puntuale dal Ministero dell’Istruzione.
Le calcolatrici scientifiche o grafiche a scuola
Nelle scuole di tutto il nostro paese, nei più disparati indirizzi di studio, si fa regolarmente ricorso all’uso delle calcolatrici durante le ore delle materie scientifiche: questi apparecchi flessibili e potenti, infatti, permettono di velocizzare notevolmente i tempi di risoluzione di esercizi e verifiche di vario genere, consentendo agli studenti di concentrarsi unicamente sui ragionamenti e delegando ad una calcolatrice scientifica o grafica il compito del calcolo.
Per quanto questa prassi non sia accettata di buon grado da tutti i docenti, giacché non sono in pochi a ritenere che il mancato svolgimento dei passaggi dei calcoli non sia positivo per l’effettiva comprensione dei problemi e delle logiche matematiche, nel nostro presente sembra pressoché inimmaginabile rinunciare a questi apparecchi.
Tuttavia, proprio in ragione della diffusione capillare delle calcolatrici scientifiche tra gli studenti, e l’uso improprio che gli stessi potrebbero fare di questi supporti didattici, in determinate occasioni le macchine per fare di conto sono bandite dai banchi di scuola, giacché altrimenti l’ausilio di queste potrebbe rendere sostanzialmente prive di un’utilità delle prove scritte, come in particolare quelle degli esami di stato.
A questo proposito, infatti, nel prossimo paragrafo non mancheremo di soffermarci a dare uno sguardo a questa questione rilevante, prendendo in esame le note ministeriali emanate al proposito per cercare di fare chiarezza ed evitare abusi durante lo svolgimento delle prove, con tutte le potenziali conseguenze negative per la serenità dei maturandi.
L’esame di Stato e le calcolatrici
Sin dall’esame di Maturità 2017, infatti, il Ministero dell’Istruzione, Università della Ricerca si era chinato sulla vicenda, prendendo posizione circa l’utilizzo della calcolatrice scientifica e grafica durante lo svolgimento della seconda prova scritta da parte dei maturandi del liceo scientifico: le stesse disposizioni, poi, sono state adottate anche per le successive sessioni di esami.
A questo proposito, il ministero ha stabilito che le calcolatrici scientifiche e grafiche possono essere usate dagli studenti dei licei scientifici – in occasione appunto della seconda prova scritta – purché le stesse non siano provviste delle capacità di calcolo simbolico, altrimenti detto CAS – e, ovviamente, laddove fossero in grado di comunicare in modalità wireless o debbano essere collegate ad una presa di corrente.
Il Ministero ha pure precisato in modo circostanziato le definizioni di calcolatrice scientifica e grafica, indicando per la prima un “device elettronico con funzioni di tipo essenziale di calcolo matematico e statistico, ma priva di capacità grafica”, mentre per la seconda tipologia, ha indicato un “device elettronico con funzioni essenziali di calcolo matematico, statistico e in grado di elaborare rappresentazioni di grafici, tabelle e diagrammi.
Le regole per l’esame di Stato 2020
Come prevedibile, la tradizione che si è consolidata nel corso degli ultimi anni non è stata oggetto di cambiamenti neppure per il futuro Esame di Maturità 2020, giacché nell’ultima nota ministero del 30 ottobre, l’istituzione ha provveduto sostanzialmente ad offrire un aggiornamento alla lista delle calcolatrici scientifiche il cui uso è ammesso durante lo svolgimento delle prove dell’esame di Stato.
Da questo punto di vista, il Ministero ha quindi voluto offrire una linea guida indispensabile per consentire alle commissioni di esame di monitorare l’effettivo svolgimento regolare delle prove, evitando che i candidati possano fare ricorso ad apparecchi ritenuti non conformi all’esame di Stato. Tra le calcolatrici scientifiche ammesse vi sono modelli dei principali marchi disponibili sul mercato – e più precisamente Casio, Citizen, HP, Numworks, Sharp, Texas Instruments – e anche alcune che, nel frattempo, non sono più in vendita ma di cui alcuni maturandi potrebbero essere in possesso.