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Visita del Garante,Samuele Ciambriello nella casa circondariale di Benevento

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di Redazione

23/11/2017

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Nella mattinata di oggi, il Garante dei detenuti campano, Samuele Ciambriello ha visitato ufficialmente la Casa Circondariale di Benevento.  Dopo aver girato le diverse sezioni: femminili e maschili,  ha tenuto dei colloqui individuali con alcuni detenuti e consegnato loro la Guida  sui “Diritti e Doveri dei Detenuti”. Durante la visita ha  comunicato ai detenuti,  l’avvio di uno sportello a sostegno della genitorialità, promosso dall’ufficio del Garante.Il carcere di Benevento contiene 390 detenuti di cui 67 donne, 22 detenuti  nella sezione sex offenders e 6 detenuti nell’articolazione psichiatrica. Nel carcere - sottolinea Ciambriello - si riscontra una dimensione umana, viene rispettata la socialità anche nell’alta sicurezza.  Nelle celle ci sono due letti per stanza, ed è attiva una buona presenza del personale educativo, attualmente ci sono 7 educatori e una psicologa dell’Asl. Qui si registra una vera giustizia ripartiva, dato questo rilevante per l’alta presenza di attività di volontariato attive nel trattamento rieducativo tra cui la Caritas e Libera. Tra le eccellenze, il laboratorio dei copisti musicali, portato avanti dai detenuti dell’alta sicurezza, un progetto questo nato cinque anni fa che andrebbe valorizzato e sostenuto maggiormente. Anche l’articolazione 21 è gestita da personale sanitario e da due terapisti della riabilitazione psichiatrica che svolge molte attività diurne di riabilitazione. Tra le criticità emerse vi è  quello legato all’aspetto sanitario, alcune testimonianze raccontano tempi d’attesa lunghissimi per le visite specialistiche, dato questo rilevante perché è compromesso il diritto alla salute,  si potrebbe auspicare a maggiori attrezzature interne per migliorare la qualità della salute.  Inoltre altra criticità, è quella emersa sul Tribunale di Sorveglianza relativamente alla discussione della libertà anticipata  “sui cosiddetti 90 giorni all’anno” tema questo molto dibattuto e sentito nell’alta sicurezza, nonostante la partecipazione alle attività trattamentali e la buona condotta”.  
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