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Taratura degli strumenti di misura: che cosa stabiliscono le normative metriche?

Taratura degli strumenti di misura

Possedere uno strumento adatto alla misurazione di un oggetto o di un materiale è un compito arduo, se si considerano tutte le norme che sono relative alla pesatura e alla taratura, e che permettono allo strumento di funzionare nel migliore dei modi. In effetti, possedere strumenti di misura che non siano quelli utilizzate nella propria abitazione (come bilance da cucina o semplici orologi) non è da tutti, ma riguarda aziende, industrie o settori specifici che si basano su elettronica, meccanica e quant’altro. Per questi non sono ammesse proroghe, soprattutto se in materia di metrologia, quella scienza che studia la misurazione e tutte le sue applicazioni scientifiche.

Quali sono i principali strumenti di pesatura

Gli strumenti che si basano sull’utilizzo e sull’applicazione di grandezze sono molteplici anche se, nella maggior parte dei casi, sconosciuti o poco utilizzati: effettivamente, si tratta di strumenti relativi ad alcuni settori specifici, come quello industriale, elettrico o elettronico, e che difficilmente possono trovarsi all’interno di un’abitazione.

Tra gli strumenti di pesatura principali si trovano, sicuramente, bilance industriali e bilance dinamiche, ma non mancano strumenti che hanno bisogno di taratura e che si basano sulla stessa applicazione di una grandezza fisica, come manometri, ph-metri, titolatori, termometri o metal detector. In questi casi, gli esami di taratura portano all’approfondimento e allo studio di carichi decentrati, calcoli della deviazione standard e tanto altro ancora.

Che cosa stabiliscono le normative metriche italiane?

Per capire perfettamente che cosa stabiliscano le normative metriche in merito alla taratura degli strumenti di misura, si può leggere quanto scritto nel testo dell’articolo 1 del Decreto del Ministro dell’Industria n. 182, del 28/3/2000 – G.U. n. 154 del 4/7/2000, Circolare Ministeriale n. 1253611/2 del 4/6/01.

Il testo recita che “gli strumenti di pesatura non automatici vanno verificati e collaudati entro 2 mesi dalla loro prima messa in funzione o utilizzo: spesso è il produttore stesso che lo fa; tale data viene apposta sullo strumento, in modo visibile e non nascosto;” e che “le successive verifiche sull’efficienza dello strumento vanno effettuate a 3 anni di distanza l’una dall’altra, da operatori e laboratori abilitati dalle camere di commercio o presso la sede delle stesse camere: sui siti web di ogni camera sono scaricabili gli appositi moduli per richiedere l’esecuzione della verifica;”

Infine, in merito alle normative metriche, si stabilisce che se l’esito della verifica è negativo, sarà necessario riparare lo strumento (oppure fare ricorso, se si ritiene di non essere nel torto); se è positivo, sullo strumento verrà apposta un’etichetta con la nuova scadenza.

Come effettuare la taratura di uno strumento

Per effettuare la taratura di uno strumento bisogna rivolgersi necessariamente ai centri metrologici italiani o ai laboratori specializzati, che permettono di effettuare un esame specifico in grado di verificare che il proprio strumento possa effettivamente essere utilizzato nel migliore dei modi. Quando si prendono in considerazione strumenti come bilance industriali, bilance dinamiche o metal detector, infatti, la taratura è un qualcosa di importantissimo.

Tarare uno strumento vuol dire valutare la sua massima precisione possibile e, soprattutto, ridurre al minimo ogni possibile errore di misura: ciò significa che, nonostante la misurazione non sia mai perfetta al 100% per un concetto fisico relativo dell‘imprecisione della misura, sarà quanto più possibile precisa e permetterà che non si verificheranno conseguenze gravi. Pesare i bagagli in un aereo, ad esempio, è fondamentale per capire se il peso degli stessi non graverà sul mezzo di trasporto, che altrimenti potrebbe andare incontro a serie difficoltà.

Di conseguenza, tutti coloro che sono in possesso di strumenti di pesatura non automatici, non possono esimersi dalla realizzazione di tarature specifiche che, se non vogliono essere realizzate presso centri di taratura specifici, possono essere effettuate in laboratori come Biltek, che offrono tutte le informazioni possibili sul loro lavoro anche e soprattutto online.